Dal 20 luglio al 5 settembre al Forte San Rocco di Marina di Grosseto
Una factory di progetti artistici
Fondata da Giorgio Zorcù e Sara Donzelli nel 2005, Accademia Mutamenti è una compagnia teatrale e una factory di progetti artistici con sedi a Grosseto e a Milano, riconosciuta e sostenuta dalla Regione Toscana per la qualità delle sue produzioni.
I due artisti hanno fatto confluire nella compagnia le loro precedenti esperienze: quella di direttore artistico, regista e produttore di Zorcù, e quella di attrice e pedagoga di Donzelli. Per le proprie produzioni, la compagnia si avvale di volta in volta di uno staff composto da grandi professionisti: attori, drammaturghi, musicisti e light-designer provenienti da tutta Italia.
Le caratteristiche centrali del linguaggio teatrale di Accademia Mutamenti sono la qualità del lavoro dell’attore e la visionarietà della scena, mentre i temi affrontati sono legati soprattutto alla dialettica maschile-femminile, affrontata col doppio sguardo della contemporaneità e del mito, della fiaba e della tragedia.
Ma la compagnia teatrale mantiene anche una forte vocazione al lavoro sociale e culturale, in particolar modo legato all’area di Grosseto e provincia, dove porta avanti una serie di progetti che intendono arricchire l’offerta culturale esistente, ideare nuove forme di partecipazione e relazione col pubblico, creare contesti creativi innovativi per gli artisti, donando nuovo appeal al territorio stesso.
Tra gli ultimi progetti avviati figurano: il campus transdisciplinare di Arte nella Natura Dune – Arte Paesaggi Utopie nel Parco Regionale della Maremma; il San Rocco Festival (rassegna di teatro, musica e danza) che ha visto la luce nell’estate del 2020 per dare una risposta nuova al bisogno di comunità, dopo il primo lockdown per la pandemia da Covid-19; il progetto Officina Teatro / Letteratura, formalizzato da un protocollo d’intesa che quattro compagnie teatrali toscane (Accademia Mutamenti, Arca Azzurra, Compagnia Lombardi Tiezzi, I Sacchi di Sabbia) e la Scuola Normale Superiore, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la divulgazione di grandi opere letterarie attraverso una collaborazione virtuosa fra approfondimento scientifico e performance; il concorso nazionale di scrittura teatrale per le scuole Scrivere il Teatro, promosso da MIUR e ITI Italia dal 2016 e attivo fino al 2022, anno in cui è stato sospeso.
La compagnia teatrale è socio fondatore del centro italiano dell’ ITI – International Theatre Institute / UNESCO, membro del comitato di coordinamento delle Compagnie indipendenti della Toscana.
Sul fronte della produzione, gli spettacoli più importanti creati negli ultimi anni sono: La Regina dei banditi di Federico Bertozzi (Bassano del Grappa 2006), La camera di sangue di Angela Carter (Grosseto 2008), Socialismo a passo di valzer di Giuseppe Di Leva (Torino 2011), La stanza del tramonto – Appunti sulla vita ordinaria di un mammifero di Lina Prosa (Bologna 2016), Circe / Fango di Margaret Atwood (Vetulonia 2014), Kkore – Canto per le accorate che hanno un cuore di Lina Prosa (Follonica 2018), Nives di Sacha Naspini (Follonica 2022), il videomapping poetico Il conte di Montecristo di Giorgio Zorcù da Alexandre Dumas (Marina di Grosseto 2022), il ciclo annuale di reading-performance La Lettrice, a Castiglione della Pescaia dal 2016, Nives di Lina Prosa (Follonica 2022), Se una notte d’inverno un viaggiatore (Castiglione della Pescaia 2023), Lampedusa Beach (Lecce 2024).
Tra le produzioni per il teatro ragazzi: Fiabe italiane (Arcidosso 2005), Il segreto di Shahrazàd (Siena 2006), Il mondo dei Grimm (Bibbiena, 2013).
Giorgio Zorcù
+39 348 4036571
giorgio.zorcu@accademiamutamenti.it
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Partecipa con la sua attività al movimento della ricerca teatrale italiana e internazionale sin dalla fine degli anni Settanta, dedicandosi alla produzione e allo studio delle relazioni del teatro con diversi linguaggi artistici: danza, musica, cinema e arti visive.
Compie le prime esperienze come attore e regista a Grosseto, all’interno del Teatro Sperimentale.
Dal 1982 si trasferisce a Santarcangelo di Romagna, dove dirige l’Istituto di Cultura Teatrale e collabora al Festival Internazionale del Teatro in Piazza. Dalla stagione 1983/84 si occupa della direzione artistica della rassegna teatrale invernale di Santarcangelo e Rimini.
Nel 1984 partecipa alla fondazione del centro di produzione teatrale Santarcangelo dei Teatri, diretto da Roberto Bacci; fino al 1988 ne cura la direzione organizzativa e collabora al programma delle produzioni e del festival estivo.
Nel 1986 prende parte al laboratorio sulla drammaturgia dell’attore tenuto da Ferdinando Taviani al Centro San Geminiano di Modena, dove nel 1987 partecipa al laboratorio sulla costruzione dello spettacolo Talabot di Eugenio Barba, di cui aveva seguito il seminario sulla scrittura tenuto alla Biennale di Venezia del 1984.
Nel 1987 entra a far parte del Laboratorio permanente di Antonio Neiwiller a Napoli, all’interno di Teatri Uniti, compagnia appena nata dall’unione di Falso Movimento di Mario Martone, Teatro Studio di Toni Servillo e Teatro dei Mutamenti dello stesso Neiwiller.
Dal 1988 al 1990 è direttore del CRT-Centro di Ricerca per il Teatro di Milano, il più grande centro di ricerca teatrale in Italia, e del Teatro dell’Arte, uno dei più conosciuti teatri milanesi; quando il Teatro dell’Arte va in ristrutturazione inizia l’esplorazione di luoghi inconsueti di spettacolo, tra cui la Chiesa di San Carpoforo, il Superstudio, i capannoni dell’Ansaldo allora dismessi con allestimenti memorabili di Odin Teatret, Bread and Puppet, Teatro Valdoca, Raul Ruiz, i Magazzini.
Compie viaggi di studio sulle danze tradizionali in India sotto la guida della grande danzatrice Orissi Sanjukta Panigrahi (1988 e 1989). Partecipa a L’altra Italia, festival di teatro italiano al Teatro La MaMa Experimental Theatre Club di New York (1989) e l’anno successivo progetta e realizza Esperienza di un sistema per la ricerca teatrale, un mese di seminari, incontri, conferenze e spettacoli presso il Centro culturale Tres Rios di San Paolo del Brasile (1990).
Dal 1990 al 1992 collabora con Roberto Bacci per il festival estivo Volterra Teatro.
Dal 1990 al 1999 è docente alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, diretta da Renato Palazzi, dove insegna Analisi dello spettacolo ad allievi registi, attori e drammaturghi, Teoria della performance agli allievi registi e Processi creativi e forme organizzative agli allievi organizzatori. Dal 1993 al 1999 coordina il corso di Regia teatrale.
Nel frattempo, elabora e realizza i progetti Ricerche Espressive – Performance, installazioni, video, presso la Politecne Cinematografica di Milano, Officina teatrale – Laboratori teatrali e produzioni sperimentali al CRT di Milano, Il Teatro della memoria – Incontri, laboratori, performance a Mantova per la Regione Lombardia.
Nel 1992 Roberto Bacci e la Regione Toscana gli affidano l’incarico di ideare una manifestazione che faccia emergere i punti più importanti di contaminazione tra artisti stranieri nella Regione, il progetto, cui dà il nome di Toscana delle Culture viene realizzato nell’estate a Pontedera e Volterra.
Nel 1993 fonda un proprio centro di lavoro teatrale, si unisce all’Accademia Amiata e trasferisce sull’Amiata (Grosseto) l’idea originaria di Toscana delle culture, trasformandola in un festival-laboratorio internazionale estivo permanente che durerà per 23 edizioni, fino al 2015.
Nel 1998 decide di dedicarsi all’attività di regista che avvia con una trilogia: Rosso Cinabro (1998), Le vene del profondo (1999) e Sulla linea di confine (2000), in cui è anche in scena. Con Sulla linea di confine inizia l’attività di scrittura drammaturgica.
Nel 1999 abbandona Milano e si trasferisce ad Arcidosso (Grosseto).
Nel 2001 e 2002 è direttore artistico del progetto SienaTeatri dove, tra gli altri, produce Ribelli – Dall’Antico Testamento, spettacolo a più mani con la firma di sei registi: Renzo Boldrini, Ugo Chiti, Dario Marconcini, Gianfranco Pedullà e Riccardo Sottili. Giorgio Zorcù partecipa con la regia di Canto per Giona. L’opera viene invitata al festival L’altro teatro di San Pietroburgo.
Dal 2001, con Anita Fornaciari, dà vita alla quadrilogia Il santo della montagna, dedicata alla figura di Davide Lazzaretti, il profeta dell’Amiata: Sogni e visioni ’48-’68 (2002), Ricordo di David Lazzaretti e Rapsodia per Monte Labbro (2003), In mezzo a noi (2004).
Nel 2003 fonda sull’Amiata, insieme a Jurij Alschitz, l’Amiata Summer Theatre Academy, scuola estiva di alta formazione per attori e registi professionisti internazionali, della durata di tre settimane.
Alla fine del 2003 avvia il percorso artistico con Sara Donzelli e nel 2005 fondano insieme la compagnia Accademia Mutamenti.
Mantiene costantemente una relazione con il teatro internazionale e con i suoi maestri: nel dicembre 2011 è socio fondatore, a Lecce, della sezione italiana dell’ITI-International Theatre Institute, in seno all’UNESCO; dal novembre 2012 inizia una collaborazione di scambio con ARTEN-Asian Regional Theatre and Education Network; agli inizi del 2012 crea insieme ad altri sette partner europei il gruppo di lavoro PAiR – Performing Arts in Residence, con cui avvia un fitto scambio di esperienze e di future creazioni e con cui vince un bando europeo di collaborazione triennale all’interno del programma Grundtvig.
Per conto di ITI Italia dirige dal 2016 il progetto del MIUR Scrivere il Teatro, concorso nazionale di scrittura per le scuole, e mette in scena i testi vincitori con gli studenti-autori, insieme a Sara Donzelli, attraverso residenze artistiche full immersion.
Nel triennio 2019-2021 viene nominato nella commissione di esperti del Comune di Milano per la valutazione delle convenzioni ai teatri milanesi.
Sara Donzelli
+39 335 5311591
saralu.donzelli@gmail.com
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Nel 1981 si diploma come attrice all’Accademia dei Filodrammatici di Milano.
Nel 1983 vince il primo premio come giovane attrice italiana al concorso nazionale Wanda Capodaglio, al Teatro della Pergola di Firenze.
Dopo un corso di tre anni nel 2002 consegue il Master in Pedagogia teatrale al GITIS, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Mosca, sotto la guida di Jurij Alschitz.
Con Alschitz segue i seminari The Face of XX Century Woman (Arcidosso e Bari 2001), Women Project (Milano e Mosca 2004), Metaphysics and Theatre (Budva, Montenegro 2007), Theatre Summer Academy (Posada 2008), The Art of Rehearsal (Berlino 2009), Time in theatre (Berlino 2011 e Cipro 2012).
In teatro lavora a Milano con Alessandro Quasimodo in Venere da L’Aminta di Torquato Tasso al Museo Teatrale della Scala; con Toni Comello al Teatro Trebbo come protagonista in diversi testi classici tra cui La Mirra di Vittorio Alfieri (con partecipazione al Festival di Santarcangelo); con Flavio Ambrosini al Teatro Piccola Commenda come protagonista in I Gladiatori, nel ruolo di Blanche in Un tram che si chiama desiderio, in I Blues di Tennesee Williams; con Mauricio Paroni De Castro come Lady Moore in Tommaso e il suo boia presso CRT; con Ludwik Flaszen ne I Demoni di Fëdor Dostoevsky; con Enrique Pardo in Mozziconi da Alda Merini alla Casa degli Alfieri di Asti e al Teatro Verdi di Milano e in Giasone e Medea al CRT; con Massimo Loreto in Mefisto al Teatro Arsenale; con Jurij Alschitz come Figliastra nei Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello per il progetto internazionale The Face of XX Century Woman e come Lady Macbeth nel Macbeth di William Shakespeare (Bari).
In cinema lavora con Carlo Lizzani in Mamma Ebe (Festival del Cinema di Venezia 1985) e con Heinz Butler in Personaggi e interpreti (Festival di Locarno 1987).
In televisione è con Gianni Serra in Un cappello pieno di pioggia (Rai Due 1985), per la TV Svizzera con uno speciale sul poeta Andrea Zanzotto e in Vivere per Canale 5.
Alla fine del 2003 avvia il percorso artistico con Giorgio Zorcù e nel 2005 fondano insieme la compagnia Accademia Mutamenti.
Svolge attività di operatrice teatrale per ragazzi delle scuole dell’obbligo e superiori: dal 1982 con il Teatro Trebbo e dal 1996 con il Teatrocentro Pietrasanta a Milano, di cui è fondatrice, e dal 2005 con Accademia Mutamenti tra Grosseto e Milano.
Per conto di ITI Italia collabora al progetto Scrivere il Teatro, concorso nazionale di scrittura per le scuole indetto dal MIUR, in cui mette in scena i testi vincitori con gli studenti-autori insieme a Giorgio Zorcù, attraverso residenze artistiche full immersion.
Nel 2018 si laurea con110 al DAMS dell’Università di Bologna con la tesi La stanza del tramonto. Verso un teatro di poesia sulla esperienza di drammaturgia d’attrice nello spettacolo di Lina Prosa.
Nel 2022 ottiene con 110 e lode la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo dell’Università di Bologna con la tesi Cura di sé e tecniche d’attore – La presenza scenica tra gesto vocale e figura.
Nel 2023 ottiene la specializzazione in Arti terapie presso la Nuova Associazione Europea di Arti terapie dell’Università di Bologna con la tesi Le azioni del corpo.