Le Mille e una Notte è un testo fondamentale della cultura araba, e le sue origini risalgono a tempi lontani: secoli e secoli di racconti dall’India alla Persia fino all’Egitto, che non finiscono mai di stupirci.
Nel nostro spettacolo abbiamo mantenuto la narrazione che fa da cornice, il tradimento d’amore subito dal re Shahriyàr, e all’interno abbiamo scelto tre delle storie che Shahrazàd racconta al re durante mille e una notti, riuscendo a curare la violenza che il tradimento aveva scatenato.
I tre racconti scelti sono: Ho atteso mille anni, che narra dell’astuzia di un semplice uomo e della stupidità di un potente demone; Jullanàr del Mare, un viaggio negli abissi marini e in città fatate, dove tutte le donne hanno una magia nascosta; Il cavallo d’ebano, che parla del volo fantastico in groppa a un cavallo giocattolo: prima un po’ sorpreso e impaurito, diventa alla fine un volo gioioso d’amore.
L’attrice ci porta da una storia dentro a un’altra, dall’avventura di Shahrazàd a quelle dei personaggi che narra, e ci si trova immersi in un labirinto fantastico, proprio come accade nei sogni.
Con Sara Donzelli
musiche in scena Fabrizio Bai
testo e regia Giorgio Zorcù