Lampedusa Beach: il monologo “in apnea” di una giovane donna africana

Ago 13, 2024 | News

Dopo il debutto a Lecce nell’aprile scorso stasera lo spettacolo replica sul palco del San Rocco Festival.

È il monologo di Shauba, una giovane donna africana, mentre sprofonda negli abissi al largo di Lampedusa, e rievoca boccheggiando, in quegli attimi eterni, i momenti del viaggio epico iniziato sulle coste africane, dalle raccomandazioni dell’amata zia Mahama alla crudeltà degli scafisti che, mentre cercano di violentarla, fanno rovesciare la scialuppa proprio mentre il profilo di Lampedusa si staglia all’orizzonte. La donna si rivolge al suo Dio, ai Capi di Stato, immagina il suo arrivo a Lampedusa che prevede calorosa ed accogliente, arriva ad immaginare perfino il suo lavoro in Italia e il viaggio di ritorno verso la sua casa in Africa. Un monologo subacqueo, con l’attrice che recita “in apnea”, in cerca dell’ossigeno che piano piano si esaurisce.

Abbiamo deciso di sottolineare l’intimità del monologo con l’uso di microfoni di alta precisione e con gli spettatori che ascoltano in cuffia, un ascolto ravvicinato con gli stati d’animo, le parole e i sussurri della magistrale interpretazione di Sara Donzelli. I video subacquei di Riccardo Innocenti impreziosiscono la scena. La cura registica è di Giorgio Zorcù.

Il testo è stato scritto da Lina Prosa nel 2003, quando la grande migrazione era appena agli inizi e non aveva ancora trascinato sott’acqua migliaia di vite; è stata la Francia a scoprirlo e a lanciarlo: nel 2011 ha vinto il Bureau des lecteurs della Comédie Française, e il prestigioso teatro francese lo produsse e lo presentò in prima mondiale. Da lì è cominciata la sua fortuna a livello internazionale: messo in scena nei teatri di quattro continenti, preso come oggetto di studio di prestigiose università, dalla Francia al Brasile, dal Sudafrica al Perù, usato da scuole e associazioni di assistenza sociale come grido di denuncia, umana prima di tutto, al di là di qualsiasi idea sulle politiche migratorie.

In Italia è stato prodotto dal Teatro Biondo di Palermo ed ospitato al Piccolo Teatro di Milano, e nel 2015 ha vinto il Premio per la Drammaturgia dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.

Lina Prosa ha successivamente completato una Trilogia del Naufragio con altri due testi: “Lampedusa Snow” e “Lampedusa Way”.

Accademia Mutamenti collabora con l’autrice palermitana da oltre dieci anni; suoi sono i testi di alcuni degli spettacoli di maggiore successo della compagnia, come “La stanza del tramonto” e “Kkore – Canto delle accorate per chi ha un cuore”.

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